Psicologia. L'amico "cura" le nostre ferite

"Chi trova un amico trova un tesoro": chi non conosce questo proverbio?
E chi di noi non ha mai fatto la bella esperienza di realizzare questa verità sull'importanza di avere un amico vero nel momento del bisogno e non solo in quelli felici?
La psicologia ci conferma il valore fondamentale di questa realtà e ci dice che effettivamente la presenza di un amico, in special modo in circostanze "emotivamente difficili", è davvero indispensabile per sopportare lo stress causato da situazioni ansiogene!

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Sulla nota rivista "Psicologia Contemporanea" è riportato l'esito di una ricerca condotta nel Quebec e che ha dimostrato proprio come l'amicizia aiuti a rimarginare ferite psicologiche/morali, provocando miglioramenti e benefici nell'umore e nello stato emotivo.
La ricerca, portata avanti dal dott. Bukowski, ha preso in esame 55 ragazzi e 48 ragazze, la cui età andava dai 10 ai 12 anni; i piccoli volontari dovevano annotare in una sorta di diario tutti gli avvenimenti spiacevoli che accadevano durante i 4 giorni della durata dell'esperimento.
Ai ragazzi veniva prelevata un po' di saliva e misurato il tasso di cortisolo, per rilevare i livelli di stress e l'abbassamento o meno del tono dell'umore.
Ebbene, è emerso che i ragazzi che venivano sostenuti da un amico, anche con la sua sola presenza, resistevano molto di più e meglio alle prove (che fossero di origine familiare, scolastica, ecc...) rispetto a quelli che, in qualche modo, vivevano le "disavventure quotidiane" da soli.
Questo fa riflettere su quanto sia importante imparare sin da piccoli a gestire le esperienze negative e come la presenza rassicurante di un amico apra la strada per uno sviluppo equilibrato dell'autostima e dell'immagine che il bambino avrà di sè nell'età adulta.
Insomma, teniamoci stretti i nostri amici e cerchiamo di essere anche noi, per loro, un sostegno sempre, ma ancor di più nelle difficoltà....!