MASSIMO GILETTI SVELA FABIO FAZIO: "GUARDATE CHE OSPITI A SANREMO 2013"

La bomba è esplosa domenica pomeriggio, poco dopo l'ora di pranzo. A fare da artificiere Massimo Giletti,
nella sua Arena su Rai1, che è andato a rompere le uova nel paniere delle sorprese di Fabio Fazio, alle prese con la preparazione del prossimo Festival di Sanremo (12-16 febbraio), uno dei più delicati, in tempo di par condicio, della sua storia.
 
«Al Festival ci saranno, come ospiti, nella serata di martedì Toto Cutugno, in quella di mercoledì i Ricchi e Poveri , e giovedì Al Bano», ha annunciato Giletti, lasciando trapelare tra le righe che Fazio, il grande «rottamatore della kermesse canora, sia dovuto tornare sui suoi passi e abbia dovuto rinunciare almeno in parte a puntare tutto sulla modernità e sulla contemporaneità. A rincarare la dose,anche Pupo, che in collegamento da Mosca, aveva insinuato – neanche troppo velatamente – che senza i grandi nomi noti all’estero, il festival non avrebbe avuto successo fuori dall’Italia, in barba all’Eurovisione.
 
Dal canto suo, lo staff di Sanremo conferma i nomi fatti da Giletti e annuncia che le sorprese in fatto di ospiti e di omaggi al passato non finiranno qui e si arricchiranno pescando nei ricordi di Fazio, di Luciana Littizzetto, degli autori, pescando tra i fatti, le persone gli eventi che più hanno segnato il Festival, ma allo stesso tempo precisa che la decisione di invitare gli artisti che hanno fatto la loro storia in parallelo a quella della manifestazione canora, era già stata presa da tempo, dall’inizio. Da quando Fazio ha cominciato a lavorare al progetto. Nessuna forzatura, dunque. Nessun ripensamento sulla formula del concorso, nessun ripescaggio. Dal festival negano decisamente. Del resto, lo stesso presentatore, a metà dicembre ai microfoni del Tg1, aveva affermato che «vogliamo che al centro ci siano la qualità e contemporaneità, una grande festa», con il coinvolgimento di «altri artisti che hanno fatto grande il festival nella sua storia».

L'idea di base, spiegano dallo staff, è che le canzoni in gara rappresentino la contemporaneità, la musica che si vende, che si ascolta, senza dimenticare però la storia del Festival. E non solo il venerdì, storicamente dedicato ai duetti e agli omaggi al passato, ma anche nelle altre serate. Un omaggio che non è contradditorio all’idea di modernità e contemporaneità voluta da Fazio, ma un suo completamento.
 
Resta ancora da definire il modo in cui Cutugno, Ricchi e Poveri e Al Bano, accomunati dal grande numero
di partecipazioni alla manifestazione, interverranno. Intanto, sul sito ufficiale del Festival, nella sezione «Sanremo story», ci si può divertire a votare la canzone preferita tra le 14 portate al festival di Al Bano, a riscrivere una strofa dell’Italiano di Toto Cutugno, per vedere come a 30 anni di distanza siano cambiate le
caratteristiche dell’Italiano, o a votare i versi più «spericolati» dei Ricchi e Poveri, tra i 6 proposti (da Se m'innamoro, a Se cade il mondo allora ci spostiamo, passando da Nascerà Gesù o su per giù e da Chi pensa che domani è soltanto un avverbio di tempo).

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