La top ten dell'Rc auto italiana: ecco il responso

Scegliere la compagnia assicurativaa cui affidarsi è diventata una scelta non da poco. Fattore fondamentale ormai è diventata la “tariffa”, che varia in modo sensibile da compagnia a compagnia, e che più tempo passa più si alza senza motivo.
Ricordate i bei tempi in cui chi non faceva incidenti vedeva il premioscalato? Adesso a scalare è solo la classe di merito. Il premio aumenta sempre.
L'Istituto tedesco “Qualità e Finanza”insieme con il Corriere Economiaha preparato un rapporto che aiuta a chiarirsi le idee tra le varie compagnie presenti sul mercato.
Sono stati presi in esame cinque profili tipo di assicurato ed è stato stilato un elenco qualitativo che permette al consumatore di fare una scelta più consapevole per una voce di spesa che oggi incide molto sul bilancio familiare.

top ten assicurazioni italiane
Lo studio di “Qualità e Finanza”
Per prima cosa è stato evidenziato che le polizze italiane sono le più care d'Europa.
L'analisi di “Qualità e Finanza” comprende 31 imprese, che rappresentano il 95 per cento del mercato RC auto italiano.
Il rapporto prende in considerazione le tariffe, la qualità del servizio (tramite un sondaggio sulla soddisfazione della clientela eseguito dall'Istituto di ricerca ServiceValue) e la frequenza di sanzioni imposte dall'Isvap.
Ecco cosa emerge:
  • Per quanto riguarda offerta di prodotti (assortimento, trasparenza e flessibilità), comunicazione con i clienti, rapporto qualità-prezzo e assistenza in caso di problemi, il podio spetta a Direct Line, seguita da Genertel e Genialloyd.
  • Per quanto riguarda il servizio di liquidazione dei sinistri, che comprende cortesia del personale, velocità nel disbrigo della pratica e importi adeguati, il podio spetta a Genertel seguita da Genialloyd e Reale Mutua.
    Questa analisi evidenzia che qualitativamente parlando le compagnie online e telefoniche sono considerate dagli assicurati le migliori (l'unica compagnia con canale agenziale è Reale Mutua).
  • Le compagnie più multate dall'Isvap nel 2011 sono Groupama, Unipol e Milano. La maggior parte delle sanzioni hanno a che fare con i termini entro cui le imprese devono formulare le offerte di risarcimento e con la violazione “dell'obbligo a contrarre” (prestare una copertura a chiunque lo richieda), eluso per la maggior parte dei casi con l'imposizione di prezzi esorbitanti.

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