PAGAMENTI ELETTRONICI | CHE NE PENSANO GLI ITALIANI?

Gli italiani vanno controcorrente anche per quanto riguarda l'utilizzo delle carte di credito o comunque della cosiddetta "moneta elettronica": infatti se negli Stati Uniti, o in gran parte dell'Europa, usare questi nuovi metodi di pagamento è ormai divenuta una consuetudine, sembra che nel nostro Paese siamo ancora troppo legati al denaro contante da tenere nel portafoglio.
Sembra che il 21 per cento degli italiani usi esclusivamente la moneta cartacea (percentuale ancora da considerarsi altissima) mentre il 62 per cento usa solo occasionalmente carte di credito, debito o carte prepagate.

Quali possono essere le ragioni fondamentali di questa "tradizione" che non ne vuole sapere di evolversi? Prima di tutto perchè gli italiani sono convinti che usare carte di credito porti dei vantaggi alle banche e al fisco che, così, arricchirebbero le loro casse; in secondo luogo, c'è il fattore psicologico della "tentazione", cioè il timore di spendere oltre al reale fabbisogno; infine, la convinzione che, usando la moneta elettronica risultino facilmente tracciabili le operazioni eseguite, "svelando" in maniera più precisa il capitale a propria disposizione.

Come incoraggiare, dunque, gli italiani ad usare questi nuovi metodi di pagamento? Le idee non mancano, anche se per il momento rimangono tali in attesa che si possano concretizzare. Qualche esempio? Permettere di detrarre automaticamente le spese mediche se pagate mediante POS; oppure consentire agli esercenti di fare in automatico la dichiarazione IVA, semplificando questo tipo di operazione solitamente indigesta.
I vantaggi dell'uso della moneta elettronica sono evidenti: ridurre i costi per la produzione di denaro contante ed i rischi inerenti a furti, trasporto di valori, falsi, scoperti (in caso di assegni) e così via.


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