Quando una malattia grave come la SLA colpisce una persona, non è solo la sua vita a subire un cambiamento, ma anche quella di tutte le persone che la circondano e la vogliono bene, in particolare la famiglia.
Una cosa è certa. La famiglia ha un ruolo importantissimo nel sostenere il malato di SLA a livello psicologico ed evitare che si lasci andare allo scoraggiamento e alla depressione.
La SLA
La SLA, o Sclerosi laterale amiotrofica, è una malattiaterribile.
Colpisce il sistema nervoso ed è degenerativa, il che vuol dire che col tempo può solo peggiorare.
Colpisce i motoneuroni centrali e periferici, causando un blocco progressivo nel soggetto che ne viene colpito. Alla fine si arriverà alla morte per il blocco dei muscoli che permettono la respirazione.
Anche solo a descriverla, ci si sente male, e potete star certi che su chi viene diagnosticata e sui suoi familiari ha un effetto ancora peggiore.
Anche perché al giorno d'oggi non esiste ancora una cura per questa malattia, sebbene alcune ricerche in campo medico si stanno attivando per trovarla (leggi qui).
Una diagnosi di SLA quindi è una vera e propria sentenza di morte.
Il malato
Per il malato di SLA la consapevolezza di avere questa malattia è davvero difficile da accettare. Sa che perderà la sua autonomia, sa che avrà bisogno di assistenza continua, sa che arriverà al punto di non poter fare più nulla da solo, e sa che questo lo porterà alla morte prematura.
Immaginate come deve sentirsi e lo stato psicologico in cui viene a trovarsi...
Assistere un malato di SLA
Assistere una malato di Sla non è una cosa semplice o da sottovalutare. Col tempo diventa necessaria un'assistenza 24 ore su 24.
Inizialmente si tratta solo di dare un supporto psicologico, che già di per se non è una cosa semplice. Questi soggetti lottano con la depressione.
Ma a metà del decorso della malattia, il malato non sarà più in grado si spostarsi in modo autonomo. Non riuscirà a coricarsi da solo, a mangiare da solo, ad andare in bagno da solo.
Chi lo assiste dovrebbe praticamente annullare la propria vita, dedicandosi a lui anima e corpo. Per questo sarebbe consigliabile che a farlo sia più di una persona, creando una sorte di collaborazione. Nessuno può compiere un sacrificio del genere senza risentirne a sua volta a livello emotivo.
Una cosa da non dimenticare è che il modo migliore per sostenerlo a livello psicologico ed evitare che cada nel tunnel buio della depressione è renderlo partecipe della vita familiare, delle conversazioni. Anche portarlo a fare passeggiate è importante.
E poi farlo sorridere spesso...che è la cura per la maggior parte delle malattie...
0 comments:
Post a Comment