Approfondimento: capiamo perché l'ISS ha detto no alla sigaretta elettronica

Sebbene nel web sia in corso una vera e propria ribellione per quanto concerne il “no” dell'Istituto Superiore di Sanità alla sigaretta elettronica con nicotina, sarebbe opportuno documentarsi sui motivi che l'Iss fornisce a spiegazione della sua dichiarazione di “pericolosità e tossicità”.
Per chi intende approfondire per conto suo l'argomento, è disponibile il documento originale in cui viene espresso il parere e le motivazioni che hanno spinto l'Iss a non approvare l'uso della sigaretta elettronica.
Il dubbio sulle reali motivazioni resterà magari, ma per chi le usa o ha intenzione di usarle sarebbe opportuno approfondire per bene l'argomento prima di trarre le proprie personali conclusioni.
Il documento potrete trovarlo in questa pagina .
Per chi non ha voglia di leggerlo (sono 16 pagine), riassumiamo brevemente alcune considerazioni in esso contenute nel modo più neutrale possibile, a beneficio e chiarezza di tutti.
  • perché il "no" alla sigaretta elettronica
    Le sigarette elettroniche vengono considerate potenzialmente pericolose soprattutto per la categoria dei giovani, in quanto potrebbero rappresentare un rischio di iniziazione al fumo.
  • Sono troppo facilmente reperibili su Internet e senza nessun controllo.
  • Uno studio ha dimostrato che solo il 3% dei consumatori si avvale della sigaretta senza nicotina.
  • In quanto all'etichettatura e all'imballaggio sono state notate diverse imperfezioni che riguardano il contenuto di nicotina, la dispersione della stessa e problemi di corretto smaltimento della cartuccia contenete la nicotina.
  • I controlli sono troppo pochi e insufficienti a garantire la qualità del prodotto sul mercato.
  • Resta il dubbio se nelle etichette sia stata omessa la presenza di sostanze illecite.
  • Alcuni fumatori hanno dichiarato di aver fumato sostanze diverse da quelle indicate nelle etichette, tra cui cannabis e vodka.
  • La nocività della sigaretta elettronica probabilmente si situa a metà tra la nicotina farmaceutica e il tabacco.
  • È L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) a richiedere che le e-cigarettes siano trattate come dispositivi medici.
  • Diversi paesi del mondo, tra i quali Norvegia, Australia, Canada, Brasile, Cina (che però le vende da noi in Italia n.d.a), Singapore Thailandia, Uruguay e Turchia hanno vietato l'uso della sigaretta elettronica fino a quando non ci saranno studi conclusivi.
  • In alcuni forum, siti e video, le sigarette elettroniche sono indicate come metodo per inalare sostanze allucinogene e cannabinoidi sintetici.
  • L'aggiornamento scientifico dell'Iss e le sue conclusioni sono basate su 37 studi scientifici mondiali sull'argomento, che vengono citati nel documento.

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