Fino all'anno scorso, la parola "saldi" significava soprattutto una ghiotta opportunità per comprare qualcosa in più per arricchire il proprio guardaroba senza far piangere il proprio portafogli.
Quest'anno, però, tra rincari delle bollette e Imu, le tasche degli italiani si sono già svuotate del tutto e pertanto solo chi è riuscito a risparmiare ancora qualche euro, potrà deciderlo come spenderlo.
Da domani, 2 Gennaio 2013 partiranno, dunque, ufficialmente i saldi di fine stagione in tre regioni: Campania, Basilicata e Sicilia.
Per tutti gli altri, l'appuntamento è rimandato al prossimo weekend, esattamente da sabato 5.
Secondo i calcoli dell'Associazione dei Consumatori, ogni famiglia potrà spendere in media poco più di 200 euro, circa il 50% in meno rispetto agli anni precedenti.
Se ufficialmente i saldi cominciano il 2 Gennaio, in realtà, gli sconti veri e propri sono già cominciati da qualche settimana anche perchè i negozianti di tutta Italia, pur di non affogare nella crisi che ha causato un calo drastico nelle vendite prenatalizie, hanno applicato dei ribassi proprio per cercare di "salvare il salvabile"...Ecco perchè molti commercianti hanno provveduto ad informare (tramite sms ed internet) la propria affezionata clientela riguardo alle promozioni.
Quest'anno, però, tra rincari delle bollette e Imu, le tasche degli italiani si sono già svuotate del tutto e pertanto solo chi è riuscito a risparmiare ancora qualche euro, potrà deciderlo come spenderlo.
Da domani, 2 Gennaio 2013 partiranno, dunque, ufficialmente i saldi di fine stagione in tre regioni: Campania, Basilicata e Sicilia.
Per tutti gli altri, l'appuntamento è rimandato al prossimo weekend, esattamente da sabato 5.
Secondo i calcoli dell'Associazione dei Consumatori, ogni famiglia potrà spendere in media poco più di 200 euro, circa il 50% in meno rispetto agli anni precedenti.
Se ufficialmente i saldi cominciano il 2 Gennaio, in realtà, gli sconti veri e propri sono già cominciati da qualche settimana anche perchè i negozianti di tutta Italia, pur di non affogare nella crisi che ha causato un calo drastico nelle vendite prenatalizie, hanno applicato dei ribassi proprio per cercare di "salvare il salvabile"...Ecco perchè molti commercianti hanno provveduto ad informare (tramite sms ed internet) la propria affezionata clientela riguardo alle promozioni.
ABRUZZO - 5 gennaio (fino al 5 marzo)
BASILICATA - 2 gennaio (per 60 giorni)
CALABRIA - 5 gennaio (fino al 28 febbraio)
CAMPANIA - 2 gennaio (fino al 31 marzo)
EMILIA ROMAGNA - 5 gennaio (per 60 giorni)
FRIULI VENEZIA GIULIA - 5 gennaio (per 60 giorni)
LAZIO - 5 gennaio (per 6 settimane)
LIGURIA - 5 gennaio (per 45 giorni)
LOMBARDIA - 5 gennaio (per 60 giorni)
MARCHE - 5 gennaio (fino al 1 marzo)
MOLISE - 5 gennaio (per 60 giorni)
PIEMONTE - 5 gennaio (per 8 settimane)
PUGLIA - 5 gennaio (fino al 28 febbraio)
SARDEGNA - 5 gennaio (per 60 giorni)
SICILIA - 2 gennaio (fino al 15 marzo)
TOSCANA - 5 gennaio (per 60 giorni)
UMBRIA - 5 gennaio (per 60 giorni)
VALLE D'AOSTA - 3 gennaio (fino al 31 marzo)
VENETO - 5 gennaio (fino al 28 febbraio)
PROVINCIA DI BOLZANO - 5 gennaio - (fino al 16 febbraio)
PROVINCIA DI TRENTO - tutto l'anno per 60 giorni
BASILICATA - 2 gennaio (per 60 giorni)
CALABRIA - 5 gennaio (fino al 28 febbraio)
CAMPANIA - 2 gennaio (fino al 31 marzo)
EMILIA ROMAGNA - 5 gennaio (per 60 giorni)
FRIULI VENEZIA GIULIA - 5 gennaio (per 60 giorni)
LAZIO - 5 gennaio (per 6 settimane)
LIGURIA - 5 gennaio (per 45 giorni)
LOMBARDIA - 5 gennaio (per 60 giorni)
MARCHE - 5 gennaio (fino al 1 marzo)
MOLISE - 5 gennaio (per 60 giorni)
PIEMONTE - 5 gennaio (per 8 settimane)
PUGLIA - 5 gennaio (fino al 28 febbraio)
SARDEGNA - 5 gennaio (per 60 giorni)
SICILIA - 2 gennaio (fino al 15 marzo)
TOSCANA - 5 gennaio (per 60 giorni)
UMBRIA - 5 gennaio (per 60 giorni)
VALLE D'AOSTA - 3 gennaio (fino al 31 marzo)
VENETO - 5 gennaio (fino al 28 febbraio)
PROVINCIA DI BOLZANO - 5 gennaio - (fino al 16 febbraio)
PROVINCIA DI TRENTO - tutto l'anno per 60 giorni
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