I terremoti sono, forse, gli eventi più temuti dall'uomo a causa della loro imprevedibilità: anche se la scienza ha messo a punto degli strumenti di rilevazione che sono in grado di monitorare costantemente il nostro pianeta, è pressochè impossibile determinare il verificarsi di un sisma di notevoli proporzioni.
Eventi come quelli che hanno colpito Haiti, il Giappone, l'Indonesia ed anche purtroppo l'Italia (L'Aquila e l'Emilia negli ultimi anni) sono stati tanto imprevedibili quanto distruttivi.
In California si sta vivendo una situazione esattamente contraria: mentre alcuni terremoti hanno colpito le popolazioni in maniera assolutamente inattesa, nello Stato affacciato sull'Oceano Pacifico si vive in continua tensione per paura che arrivi il famoso Big One.
Di cosa si tratta? Ebbene, un gruppo di scienziati è arrivato a stabilire che le probabilità che un terremoto devastante distrugga città importanti come Los Angeles e San Francisco prima del 2038 sono elevatissime: circa il 99 per cento, la pressochè sicurezza....
Secondo Kelly Houston, vice segretario dell'Ente per la Gestione delle emergenze della California, la magnitudo del terribile sisma sarà almeno di 7.8 gradi della Scala Richter e avrà luogo lungo la cosiddetta "Faglia di Sant'Andrea", considerato in confine principale tra la placca nord americana e quella pacifica.
Ogni anno si registra un movimento pari a circa 50 millimetri. La placca pacifica si sposta verso nord-ovest rispetto a quella nord americana. La maggior parte di questi movimenti si registra lungo questa faglia, mentre le altre si muovono di 10 o 20 millimetrí all'anno.
Dunque, quello che potrebbe colpire la California da un mometo all'altro, è un sisma atteso. Ma cosa accadrebbe se avvenisse? Naturalmente, lo scenario sarebbe apocalittíco: case devastate, macerie ovunque, viadotti abbattuti, palazzi ridotti in macerie, centrali nucleari in fiamme. Tutto dipenderà, poi, dal punto esatto dell'epicentro.
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