Poltrone, seggiole e sgabelli


Rieccoci al nastro di partenza. 
A furor di politici che si schierano all'impazzata all'ultimo posticino rimasto libero. 
Chi corre di qua, chi di là, sembra un'ordinaria giornata di follia nella sede di Wall Street, i personaggi protagonisti e non che si scagliano contro l'ultima seggiola rimasta libera, in barba a tutte le regole della democrazia. 
E tutti hanno qualcosa di sensato da dire. 
Slogan altisonanti tapezzano le città con visi a tutti noti, persone che fino a ieri l'altro erano contrari a determinati coinvolgimenti, annaspano ora per arrivare almeno allo sgabello, si tuffano a pesce su chi ancora è rimasto con un posticino libero. 
Nascono come le fungaie partiti e partitini politici, creando un vero e proprio scompiglio in una popolazione che avrebbe una necessità estrema di qualcosa su cui contare, su qualcuno che non farfugliasse vere verità e che al solito non manterrà, una volta salito al potere. 
Poltrona vista dal popolo.

Tutti logori, tutti indaffarati, l'Italia sta subendo un radicale sconvolgimento. 
Ormai non esiste una politica ben determinata, nessuno riesce a fissare delle regole sulle alleanze, si spizzica un po' di qua e un po' da un'altra parte, l'importante è arrivare al quorum. 
Ce la farà il popolo a capire? 
Non ci scommetterei. 
Sorridenti i vari capogruppo che sono insieme a chi aveva dileggiato fino a poco tempo prima. Improbabili unioni. 
Grillismi di varia natura. 
E se non bastasse tutto questo a rendere la vita politica un caos assoluto, ci si rimettono i vecchi pedanti a riapparire sugli schermi, giorno dopo giorno angustiando le giornate del popolo. 
Come andrà a finire questa bagarre? 
Cosa capiranno mai di questi stravolgimenti le persone di una certa età che ancora cercano il simbolo della democrazia cristiana? 
Tutti contro tutti, questo dovrebbe essere lo slogan di queste nuove elezioni. 
Tutti contro il popolo, si potrebbe aggiungere. 
Perché si sa, il popolo è l'ultimo dei pensieri di questi politicanti navigati o di chi si è inserito all'ultima ora, avendo in mano la verità. 
Su, il gregge compatto eseguirà il proprio dovere. 
Andrà a votare con una totale confusione di alleanze più o meno equilibrate, più o meno interessate. Arrivederci a qualche milione di euro speso nell'interesse del popolo, una nuova elezione. 

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