Un Mito delle corse torna in pista: la MV Agusta disputerà il Mondiale Supersport, la serie cadetta delle derivate della serie, con la F3 tre cilindri affidata al 32enne torinese Roberto Rolfoe al 27enne britannico Christian Iddon. Il mitico marchio varesino si aggiunge così all'Aprilia e alla Ducati, che si contenderanno il titolo Superbike.
MV Agustaè stata regina del Motomondiale negli anni '60 e '70 aggiudicandosi qualcosa come 75 titoli iridati (38 piloti e 37 costruttori): è fuori da 36 anni ma occupa il 3° posto nella classifica delle case motoristiche più vincenti di sempre, dietro a Hondae Yamaha. Un'autentica leggenda delle corse sbocciata con Mike "The Bike" Hailwood e, poi, con Giacomo Agostini, che con la casa lombarda hanno vinto rispettivamente 4 e 13 titoli (su 9 e 15 totali, ndr). Un altro grande pilota della MV è John Surtees, vincitore di tutti i suoi 7 titoli in sella al Mito.
"E' un ritorno importante per il motociclismo, e mi fa molto piacere. Spero che la F3 raccolga i successi che merita e che la Supersport sia solo il primo passo verso sfide più impegnative", ha commentato Ago.
Alcuni anni fa MV Agusta era rientrata nelle corse in tono minore portando a casa comunque ottimi risultati, come il successo nell'Italiano Superbike 2008 firmato da Luca Scassa. Il ritorno al Mondiale segna, forse, l'inizio di una nuova era di successi. "MV Agusta non può stare fuori dalle corse e rientriamo per puntare a risultati di prestigio che diano spinta al fatturato", confida il direttore tecnico Massimo Bordi, 56 anni, ex progettista e artefice dei primi successi della Ducati in Superbike. "Contiamo di ripercorrere la stessa strada – continua Bardi –: nel 1988 (prima edizione, ndr) nessuno dava credito al bicilindrico Ducati opposto alle quattro cilindri giapponesi. Invece scompaginò le carte e vince da 25 anni".
Giacomo Agostini in sella a una MV |
Anche MVdebutta in Supersport con una soluzione tecnica originale: motore tre cilindri 750 cmc per sfidare le quattro cilindri 600 di Kawasaki, Honda e Yamaha. Con il tre cilindri ci ha già provato la Triumph, ma senza vincere mai. "Però la nostra F3 è straordinaria e contiamo sul vantaggio di cilindrata per bilanciare lo svantaggio", evidenzia Bordi.
Le moto ufficiali verranno gestite dalla ParkinGo, formazione italiana che nel 2011 ha riportato in auge la Yamaha in Supersport e l'anno scorso al debutto in Superbike è stata protagonista con l'Aprilia satellite. "L'impegno è pluriennale perché puntiamo a vincere il titolo. Ma stiamo considerando anche il rientro in Superbike", sottolinea Bordi.
Le radici di MV sono nel Motomondiale e sarà impossibile resistere alla sirena MotoGP. "Un team CRT – continua Bordi – ci aveva chiesto la disponibilità del motore quattro cilindri 1000 della nostra Superbike stradale F4, ma non siamo ancora pronti per questa sfida. Abbiamo 200 cavalli all'albero, ne servirebbero 40 in più per tenere testa a Bmw e Aprilia. Avremmo rischiato di trovarci ai margini, un ruolo che MV Agusta non si può permettere. Aspettiamo chiarezza sui regolamenti e poi ne riparliamo".
SCHEDA
La Meccanica Verghera Agusta, più nota come MV Agusta, è stata fondata il 12 febbraio 1945 a Samarate (Varese) da Domenico Agusta.
Proprietà.L'azienda è stata acquisita nel 1992 dalla Cagiva. Nell'agosto del 2008 è passata al gruppo Harley Davidson, che a sua volta, nell'agosto 2010, l'ha ceduta nuovamente a Claudio Castiglioni, proprietario del marchio Cagiva, per la cifra simbolica di 1 euro. Attualmente è guidata da Giovanni Castiglioni, figlio di Claudio, morto prematuramente nel 2011.
Successi.Nel Motomondiale, dal 1949 al 1976, la MV ha vinto 275 Gran Premi (34 in 125, 26 in 250, 76 in 350 e 139 in 500) e ben 75 titoli iridati (38 piloti e 37 costruttori). Con questi numeri, ottenuti soprattutto grazie a Hailwood, Agostini e Surtees, la MV è la Casa motociclistica europea più vincente di ogni epoca, terza nel mondo dietro alla Honda (112 titoli) e alla Yamaha (80 titoli).
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