Savona-Pro Patria oggi non sarà soltanto la sfida al vertice del Campionato di Lega Pro Girone A seconda divisione: dopo ciò che è successo giovedì scorso nell'amichevole contro il Milan, sarà soprattutto la partita che dovrà dare un segnale forte contro il razzismo.
Lo stadio ligure oggi alle 14,30 sarà completamente blindato dalle Forze dell'Ordine anche se è stata annunciata una singolare e bella iniziativa partita dai tifosi della Pro Patria che si recheranno al "Bacigalupo" per seguire la propria squadra: i sostenitori lodigiani seguiranno il match dagli spalti con il viso dipinto di nero, in segno di protesta contro quella frangia di idioti che hanno sollevato il clamoroso caso Boateng.
Ma saranno diverse le iniziative sportive che, in questa domenica 6 Gennaio 2013, diranno "no" al razzismo: a Udine, prima del fischio d'inizio di Udinese-Inter (ore 12,30), i baby tifosi bianconeri esporranno uno striscione con la dicitura "Udine dice no al razzismo" ed effettueranno un giro dello stadio Friuli, per sensibilizzare il pubblico presente. La società friulana, inoltre, sul proprio sito internet si è schierata «contro ogni forma di discriminazione razziale, male assoluto da debellare ed estirpare senza esitazioni dall'intera società civile italiana e internazionale».
Naturalmente anche per Milan-Siena è atteso un segnale contro il razzismo: infatti, è stato annunciato che i rossoneri scenderanno in campo per il riscaldamento prepartita con una maglia speciale contenente una scritta anti-razzista. Questa iniziativa è stata fortemente voluta dal Presidente Silvio Berlusconi, dalla società e dalla squadra.
E' bello far notare che non solo il calcio, ma anche altri sport intendono sostenere la protesta: è il caso del basket. Infatti, anche la squadra della Dinamo Banco di Sardegna di Sassari ha intenzione di dire "No" al razzismo. La formazione di pallacanestro guidata da Meo Sacchetti in occasione della sfida di oggi a Caserta svolgerà il riscaldamento con la sovramaglia al contrario in segno di protesta. La Dinamo è stata sostenuta per l'occasione anche dagli sponsor che per un giorno hanno voluto esplicitamente rinunciare alla propria "visibilità".
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