Si sa che i programmi televisivi che parlano di ricette e cucina stanno ormai spopolando, e cuochi e divi del piccolo schermo si confondono gli uni con gli altri diventando in breve gli idoli delle "casalinghe disperate" perennemente alla ricerca di nuove idee da portare in tavola.
C'è però anche un tipo diverso di pubblico, che oramai fruisce maggiormente del computer, e della connessione ad internet, di quanto non faccia con la televisione. Si parla di una fascia d'età piuttosto giovane, dai 18 ai 30 anni, che quando ha bisogno di qualcosa si rivolge, spesso e volentieri, al web.
Quattro amici inglesi, tutti sotto ai 25 anni di età, hanno così iniziato un po' per gioco a diffondere le loro ricette nella rete, per venire incontro alle esigenze di tanti coetanei alle prese con i fornelli e non propriamente disinibiti tra pentole e padelle.
Ben, Barry, Mike e Jamie, amici da una vita, hanno iniziato semplicemente scambiandosi consigli culinari al pub, e scrivendo le loro ricette sul retro dei sottobicchieri usati per le pinte che bevevano allegramente: hanno poi aperto un sito e un blog, utilizzando a profusione i social network come Facebook e Twitter per avere maggiore visibilità, e anche il canale Youtube per mostrare le loro video-ricette.
Il risultato è stato a dir poco sorprendente: i click ricevuti da sortedfood.com, e il numero di visualizzazioni dei loro video amatoriali, hanno fatto sì che il gruppetto, noto come "The sorted! crew", diventasse più popolare dei più noti cuochi televisivi britannici.
E non solo: il loro sito ha ricevuto il premio come "Best educational website 2012", giacchè, con le preparazioni suggerite, che spaziano da salsicce e purè ai nachos ai maccheroni, la "boy band" della cucina cerca di proporre piatti semplici da preparare anche per il più imbranato ai fornelli, ma allo stesso tempo che siano nutrienti e salutari.
Come direbbero i quattro ragazzi, "Sorted!", ovvero, "problema risolto", anche lavorativamente parlando, perchè la loro trovata imprenditoriale garantisce lavoro full time a cinque persone, e lavori occasionali a molti scrittori free lance che collaborano per mantenere il sito costantemente aggiornato.
E non sembrano ambire ad una maggiore visibilità approdando in tv, mezzo che viene da loro considerato ormai obsoleto.
Insomma, sembra essersi aperta una nuova strada per la diffusione culinaria: non resta che augurarci... buon appetito!
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