Junk Food e cultura? Da oggi, si può!

Poche catene di fast food sono tanto amate e tanto odiate allo stesso tempo in tutto il mondo. Si parla ovviamente dei celeberrimi ristoranti McDonald's, che dall'America hanno colonizzato con hamburger, patatine e Coca-Cola praticamente ogni angolo del globo.
Diventati simbolo di tutto ciò che di negativo e commerciale vi è nella cultura americana, spesso di questi locali se ne sentono dire di tutti i colori: dalla sporcizia delle cucine, alla scarsa qualità dei cibi utilizzati, alla poca cordialità degli impiegati, a volte i McDonald's sembrano diventare l'anticamera stessa dell'inferno.
Stigmatizzare in modo così netto un business che innegabilmente resta florido e prospero, anche in tempi di crisi, però, sembra voler celare anche una certa punta di invidia per una modalità gestionale che ha portato e continua a portare i suoi frutti.
Ad ogni modo, per rifarsi una verginità, la propaganda pubblicitaria dei McDonald's negli ultimi anni le ha provate davvero tutte, ad esempio introducendo nei suoi menu cibi ritenuti più sani, come le insalate, o certificando qualitativamente le carni utilizzate. Di recente, in India, è stato addirittura aperto il primo punto vendita completamente vegetariano.
Una campagna promozionale di gran successo è quella legata agli Happy Meals, ovvero le speciali confezioni pensate per i bambini, al cui  interno si possono trovare giochini o colorati gadgets pensati per i più piccoli, che da sempre sono tra gli utenti più coccolati e corteggiati di questi ristoranti.
L'ultima pensata lascia davvero di stucco: la compagnia ha infatti annunciato che il prossimo omaggio compreso con l'acquisto di un Happy Meal sarà, infatti, un libro, almeno per quel che riguarda i punti vendita in Inghilterra, almeno 1200 ristoranti sparsi un po' in tutto il paese. 
I libri, che saranno regalati per le prossime 4 settimane, sono della serie "Amazing World" della DK Book.
Per una volta, anche i detrattori storici della catena dovranno ammettere che la pensata è stata coraggiosa e assolutamente encomiabile, perchè cerca di coniugare una realtà nazional-popolare con la necessità di far riscoprire ai bambini il piacere della lettura. E, perchè no, anche della lettura insieme ai propri genitori, che si vedono in qualche modo costretti ad affiancarsi ai propri piccoli.
Pare questo un bell'esempio di come la popolarità e la notorietà, per quanto conquistate anche a suon di critiche, possano essere impiegate per portare avanti iniziative culturali volte a far riscoprire alcuni valori fondamentali per la formazione umana. 
Dallo junk food, il cibo spazzatura, alla cultura, il passo non è breve, ma come ogni percorso che si rispetti, basta la volontà per coprire qualunque distanza.

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