I film più belli? Quelli più lunghi

Si sta notando, negli ultimi anni, una notevole tendenza ad allungare i tempi cinematografici: vale a dire che le pellicole che ci vengono proposte al cinema, dai canonici e tradizionali 90 minuti, hanno subito una progressiva dilatazione, tanto che al giorno d'oggi si può notare come la maggior parte delle pellicole superi di gran lunga l'ora e mezza, per arrivare persino alla durata di tre ore.
Basti pensare ad alcuni dei film campioni d'incasso di questo scorso Natale, come "Lo Hobbit", lungo 169 minuti, o "Skyfall", l'ultima avventura del celebre agente segreto 007, che si è guadagnata, con i suoi 143 minuti di durata, il secondo posto tra i film più lunghi dedicati a James Bond.
Curioso però è soprattutto analizzare le spiegazioni che sono state date a questo fenomeno.
La prima, e quella che appare anche come la più fantasiosa, è quella che è stata avanzata da Peter Travers, critico cinematografico della rivista "Rolling Stones".
Secondo lui infatti, si è diffusa la convinzione che lunghezza=bellezza; vale a dire che i film che hanno vinto più Oscar sono sempre stati quelli dalla durata maggiore (pensiamo a "Ben Hur" o "Via col Vento"), e che quindi un regista che miri alla tanto ambita statuetta deve fare i conti anche con questo aspetto della sua pellicola.
Un po' più realistica invece l'ipotesi proposta da Bob Birchard, editore dell'American Film Institute Catalog of Feature Films, che lega il fenomeno alle mutate modalità di fruizione dei film stessi, e al cambiamento nello show business.
Se un tempo infatti le sale cinematografiche prediligevano pellicole dalla breve durata, per poter fare più proiezioni e quindi vendere un maggior numero di biglietti, l'avvento dei cinema multiplex, con numerose sale a disposizione, permette una diversa organizzazione del tempo. Più uno spettatore si trattiene all'interno del multisala, inoltre, più fruisce anche di tutti i servizi accessori messi a sua disposizione all'interno della struttura.
Insomma, una tendenza che può essere motivata in chiave qualitativa o economica, ma che certo lascia perplessi, in un mondo che è sempre più "fast". 
Magari però spendere tempo per vedere un buon film può essere un buon modo per ritrovare una qualità della vita maggiormente "slow".

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