GLI ITALIANI COMPRANO MENO CASE: MENO MUTUI, MENO SOLDI

L'investimento sul mattone era considerato, fino a qualche tempo fa, la scelta più giusta da fare: chi era riuscito a risparmiare qualche soldino, cercava di impiegare il proprio "budget" nell'acquisto di un bene immobile.
Sarà per l'avvento "maldigerito" dal nostro Paese della fatidica IMU, sarà che gli italiani non riescono nemmeno più a risparmiare ma per la prima volta è subentrato il pessimismo per quanto riguarda l'opportunità di un investimento nel mercato immobiliare.

Gli ultimi dati che sono stati resi noti dall'Istat pochi giorni fa indicano come nel secondo trimestre del 2012 le compravendite di immobili siano letteralmente crollate rispetto allo stesso periodo del 2011: siamo a meno 23,6% per quanto riguarda gli acquisti di abitazioni e a meno 24,8% per quanto riguarda gli immobili destinati ad uso economico (uffici, negozi). 
Tale diminuzione nelle compravendite è dovuta, in gran parte, anche alla sensibile flessione dei mutui erogati dalle banche che sono stati quasi la metà rispetto al 2011, esattamente il 41,2% in meno dell'anno prima. La catena che si forma è inevitabile: meno mutui, meno soldi, meno possibilità di comprare una casa.

E i prezzi? Come hanno reagito? Nessun crollo ma la flessione inevitabile c'è stata, anche se gli italiani stanno adottando un comportamento logico e comprensibile: la gente pur di non vendere la propria casa ad un prezzo stracciato o comunque svalutato, cerca di rimandare la transazione il più possibile, arrivando a farlo solo quando subentra l'effettiva ed irrevocabile necessità. 
I tempi di compravendita, di conseguenza, si sono inevitabilmente allungati. Nelle grandi città ci vogliono oramai in media circa sette mesi per vendere casa, quando nel 2011 ne sarebbero bastati cinque-sei.

0 comments:

Post a Comment

Home - About - Order - Testimonial
Copyright © 2010 celebrity news to daily All Rights Reserved.