“La Bottega dei suicidi”: irriverente, ma approvato dalla criti

E' uscito nelle sale italiane “La bottega dei suicidi” creazione animata che vede come regista e sceneggiatore Patrice Leconte, affermato autore del cinema europeo che questa volta ha tentato di cimentarsi con l'animazione.
Il film è tratto dal romanzo di Jean Teulé “Le magasin des suicides”.

Trama
Mishima e Lucréce Tuvache insieme ai loro figli gestiscono una bottega dei suicidi in una città talmente triste, che i loro affari vanno a gonfie vele. La gente non ha più voglia di vivere , e disperata va lì dove può trovare ogni genere di strumento che può servire a farla finita una volta per tutte.
Ma la ricca famiglia entra in crisi quando nasce Alain, un bambino che sorride ed è pieno di voglia di vivere. In controsenso con tutto il loro mondo, insomma. Adesso la vita non sarà più considerata una terribile cosa dalla quale scappare?


Guarda il trailer.


Lo stile
Leconte cerca uno stile originale nel girare questa pellicola, cercando di mescolare diverse influenze, da quelle dark a quelle poetiche, passando dall'assurdo al surreale e cercando uno stile evocativo, sebbene crudo.
Non essendoci un eroe in particolare, il regista si concentra sull'ambiente, molto grigio, molto triste in una città popolata da zombie. L'unica nota di colore è proprio la bottega dei suicidi per paradosso.
Il messaggio del film diventa chiaro con la nascita di Alain, capace di esorcizzare con il sorriso lo spirito triste che pervade le persone.
Magari un insegnamento utile per chi come noi affronta un triste periodo di crisi, che tende a spegnere i naturali sorrisi.

La critica
La critica lo ha definito “un gioiello”, un film pieno di ironia ed eleganza. Il suicidio viene trattato con intelligenza, ferma restando che il tema è particolare.
Tanto particolare che la Commissione di revisione del Ministero aveva inizialmente proibito la pellicola ai minori di 18 anni, e solo grazie al ricorso, l'obbligo è decaduto.
Adesso tutti possono vedere il film indipendentemente dall'età.
Sul “Sole 24 Ore” è stato detto che questa è 'la decisione più giusta, non solo per la qualità dell'animazione, ma anche perché un tema difficile come la morte viene trattato con dolcezza e profondità...cosa che molte culture non sanno fare'.

Che dire? Andate a vederlo e deciderete voi se ne valeva la pena...

Vedi: I film in uscita al cinema dall1 al 9 gennaio 2013

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