Tempo fa qualcuno disse che questo concorso era nato sotto una cattiva stella. E forse non aveva poi tutti i torti.
Le polemiche che hanno accompagnato il Concorso a Cattedra per docenti del Miur di quest'anno sono veramente così tante, che è difficile ricordarle tutte una per una.
L'ultima nasce dalla mancanza della pubblicazione dei risultati delle prove del test preselettivo sostenuto il 17 e il 18 dicembre 2012, e superato da circa il 30 per cento dei candidati.
Secondo quanto aveva dichiarato il Ministero, le prove darebbero state visibili online a partire da martedì 8 gennaio, attraverso l'uso delle proprie credenziali nell'apposita pagina.
Ma il web è pieno di testimonianze che confermano l'impossibilità da parte dei candidati di visualizzare il proprio test, cosa che desta preoccupazione anche a motivo dei sospetti che avevano creato alcuni fatti durante lo svolgimento che non avevano convinto per primi i candidati stessi (leggi qui).
La cosa strana è che nessuna comunicazione c'è stata da parte del Miur per informare del ritardo della pubblicazione online dei test.
Insomma, questo concorso basato per la prima volta su un contesto “web” non ha proprio avuto successo e non ha funzionato a dovere.
Senza contare i ricorsi che ancora sono in corso e per cui si attende risposta i primi giorni del prossimo mese (leggi qui).
A questo punto c'è chi si chiede se la data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle date e dei luighi di svolgimento della prova scritta sarà rispettata, o si dovrà attendere più a lungo, e magari ancora una volta senza preavviso.
È indubbio lo stress a cui i candidati di questo concorso sono stati sottoposti, chi per un motivo chi per un altro. Oltre alla pressione dettata dall'esame in se stesso, troppe sono state le cose che non sono andate come dovevano.
Nel frattempo, sebbene insoddisfatti per l'impossibilità di riguardare con attenzione il proprio test online, i candidati che hanno superato con certezza la prova preselettiva si preparano ad affrontare la prova scritta.
Si tratterà di un questionario a risposta aperta, che mirerà a valutare le competenze professionali individuali e quelle relative alla disciplina per la quale il candidato si presenta.
Il punteggio massimo previsto è di 40 punti, e il punteggio minimo per superarla è di 28 punti.
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