Centopaginemillelire ora... a novantanove centesimi!

Chi di noi non ha acquistato e letto, almeno una volta, gli indimenticabili volumetti "Centopaginemillelire"?
A partire dal 1992 la piccola casa editrice indipendente Newton Compton lanciò la collana così denominata, pubblicando alcuni grandi classici della letteratura mondiale ad un prezzo davvero imbattibile. L'operazione, a suo tempo, ebbe un enorme successo, vendendo complessivamente 20 milioni di copie.
L'anno scorso, 2012, la Newton Compton ha scioccato i mercati del libro con un'altra iniziativa, ovvero la pubblicazione di una serie di volumi al costo di soli € 9,90, che è stata duramente criticata da altri editori ma che ha portato i suoi frutti, giacchè i romanzi in questioni sono spesso finiti in top ten, e l'azienda ha chiuso con il bilancio in positivo, andando così decisamente contro il trend del momento.
In un'intervista su Affaritaliani.it, testata on line che si occupa di economia nazionale, Raffaello Avanzini, editore proprietario della Newton Compton, ha annunciato una nuova campagna per il 2013, che non mancherà di suscitare altrettanto scalpore di quella dell'anno passato: ovvero, ha deciso di rinverdire la tradizione degli opuscoli a mille lire, creando una nuova collana chiamata "Live".
"Live", che inizierà ad essere messa in vendita nel mese di febbraio, sarà una collana ultra low cost, giacchè ogni copia costerà solo 99 centesimi di euro, un po' l'equivalente delle vecchie mille lire come valore percepito, anche se il cambio monetario non è proprio esattamente paritario.
Si partirà con 12 titoli di autori come Seneca, Poe, Freud e Dostoevskij, che verranno distribuiti insieme agli espositori da posizionare accanto alla cassa nelle librerie: così che gli acquirenti possano decidere se ricevere il resto, o prendere un libro al posto di quei pochi spiccioli.
C'è da chiedersi se una operazione del genere possa reggere economicamente; Avanzini sembra assolutamente convinto di sì, sostenendo che non è assolutamente impossibile pubblicare libri a meno di un euro, e che la sua casa editrice non ha mai fatto niente che comportasse delle perdite.
Non resta che stare a vedere se i fatti, e le cifre, gli daranno ragione: certo è che la carta sembra aver deciso di fare seriamente guerra al digitale... una tenzone appassionante da seguire tra una pagina e l'altra!

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