India: morta la studentessa stuprata da sei uomini

Fu violentata per un'ora su un autobus da sei uomini che dopo averla stuprata, la picchiarono violentemente con sbarre di ferro. Questo accadeva il 16 dicembre scorso.
 Da allora la giovane studentessa ha lottato con le unghie e con i denti per vivere ma nonostante il coraggio dimostrato non ce l’ha fatta.
 E’ morta infatti stamattina, la notizia è stata data dall'ospedale dove era stata trasferita. La ragazza ha lottato fino alla fine ma a causa dei gravi danni cerebrali riportati, non ce l’ha fatta. Dagli esami era emerso oltre ai danni cerebrali anche un’arresto cardiaco e un’infezione ai polmoni.
 La ventitreenne di cui non si sa il nome, è diventata la” figlia dell’India” che è indignata profondamente per ciò che è accaduto alla giovane ragazza, con in più la paura che una tale aggressione possa accadere di nuovo.
 La ragazza nonostante i danni subiti voleva vivere e voleva consegnare i suoi aggressori alla giustizia riuscendo a comunicare, nonostante la sua agonia, attraverso i gesti con la madre e il fratello ed è riuscita a raccontare dell’aggressione ai magistrati.
 La giovane è stata definita “coraggiosa” per il modo in cui ha reagito nonostante le sue condizioni gravissime e per ben due volte è riuscita a comunicare. Voleva vivere, questo avrebbe detto ai suoi familiari, addirittura progettandosi il futuro. L’India è in lutto ed è pronta ad eventuali proteste e violenze.
 Ciò che è accaduto sta provocando non poche polemiche e soprattutto la famiglia vuole che questo evento sia d’esempio per un  cambiamento e una maggiore sicurezza per le donne. Mentre alla famiglia della studentessa stanno arrivando messaggi di solidarietà e di conforto da ogni luogo, per i sei  aguzzini l’accusa sarà di omicidio. La combattiva ventitreenne ha lottato fino alla fine, ed è un esempio di come la violenza sulle donne sia un fenomeno di vasta portata che non si ferma di fronte a nulla e che è diventato una piaga sociale vera e propria.